Sabato 19 dicembre, ore 16:30, presso la Sala delle Conferenze della Gam – Galleria di Arte Moderna via Sant’Anna 21 Palermo, sarà presentato il nuovo libro di Corradino Mineo: “Lezione di Greco – alla ricerca di una rotta per la politica italiana”. L’autore si confronterà con il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando, risponderà alle domande e sarà sollecitato dalle riflessioni del Consigliere Comunale Antonella Monastra che svolgerà il ruolo di moderatrice dell’incontro.

Il titolo del libro è emblematico: l’autore si interroga su come la crisi greca possa segnare lo spartiacque per intraprendere un percorso di unità e coerenza all’interno della Sinistra Europea e al contempo rappresentare il volano per far ripartire una Nuova Europa, un modello innovativo più corrispondete ai processi socio-economici-culturali in atto nel continente e non solo.

In “Lezione di greco” dialogano, attraverso puntuali e intelligenti domande di Corradino Mineo, quattro Dirigenti Politici della Sinistra italiana, Cofferati, Cuperlo, Fassina e Tocci, personaggi provenienti dalla stessa storia ma che oggi si collocano e si configurano in modo diverso: due di loro nel Partito Democratico convinti assertori che la forza delle idee di sinistra debba trovare spazio e vitalità all’interno del sistema partito, gli altri due sostenitori del principio che è necessario costruire un soggetto “altro” per ridare dignità ad un pensiero di sinistra, compromesso e mortificato dal nuovo corso intrapreso dalla politica renziana. Non mancano Idee e spunti su cui riflettere e argomentare, soprattutto per la ricchezza d’analisi e per una maturità di proposte politiche che sorprende, nella misura in cui è raro trovare la medesima lucidità e la profonda consapevolezza di quanto affermato e sostenuto.

Crisi greca ma anche Europa, Socialdemocrazia Europea, situazione politica interna, Mediterraneo, immigrazione e svolta storica di Papa Francesco, sono alcuni dei temi trattati attraverso cui prende forma un dialogo denso di spunti autorevoli e mai banali. “Quello che consegno al lettore – afferma l’autore – sono appunti di lavoro. Di un lavoro, noi cinque ne siamo certi, che può e deve diventare impegno comune. Perciò serve uno sforzo di chiarezza, servono umiltà e capacità di ascoltare. Una discussione all’aperto, che coinvolga l’operaio e lo studente, l’insegnante e l’artigiano, il giovane precario e il pensionato. La democrazia octroyée, concessa da un sire illuminato e gestita al riparo da occhi indiscreti da una tecnocrazia che sola si pretende efficiente ed efficace, non è libera né feconda”.

 

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