La caduta del sultano.Dovremmo scrivere che Erdogan ha vinto le elezioni, perché il suo partito islamico ha preso più del 40% dei voti in Turchia e proverà a governare con i Lupi Grigi,16%. Tuttavia il progetto di una democrazia decidente alla turca: riforma della costituzione, presidenzialismo, divieto di criticare la politica estera e l’appoggio ai gruppi islamisti armati, è stato battuto, clamorosamente battuto, da un partito curdo aperto ad armeni, turchi, alawiti, sunniti, cristiani, con le donne curde in prima fila e il 10% di candidati LGBT. Un partito, quello di Selahattin Demirtas, 42 anni, che ha conquistato il 13% dei voti. Un 13% ma con il 90% di votanti, che vale più del 20 alle nostre regionali. Ha vinto la società civile, la protesta sociale e democratica. Forte in Turchia come in Iran; speranza di pace in Medio Oriente.

 

Tra birra e würstel bavaresi, Obama ha allineato Angela Merkel (più Hollande e Renzi) alle sanzioni contro la Russia. Per carità, solidarietà occidentale, fedeltà Nato. Ma per conquistare la pace, l’Europa dovrebbe dire all’Ucraina (e alla Polonia e alle Repubbliche Baltiche) che con la Russia si deve convivere e commerciare, che i fascisti (ucraini) devono essere rispediti nelle fogne, che a Kiev serve un governo federale , l’unico in grado di garantire un’autonomia molto ampia ai filorussi dell’est. Il Cesare russo (in fondo Zar deriva da Cesar) approfitta degli errori occindentali. Se l’Occidente riparasse ai suoi errori, forse Putin tornerebbe a fare affari.

 

Com’è vecchia la coalizione. Fotogallery del Corriere a pagina 12. Leggo con voi: Maurizio Landini, 53 anni, Valentino Parlato 84, Stefano Rodotà 82, Sandra Bonsanti 78, e, dietro, Vittorio Agnoletto, 57, Corradino Mineo, 65, Oreste Scalzone, 68. Accanto Maria Teresa Meli, sempre lei, scrive “I compagni di strada di Potere Operaio che sarebbe meglio perdere…Equilibristi non molto saldi sulle gambe. Si inerpicarono su quel filo che divideva le Brigate rosse dai movimenti di sinistra che non disdegnavano le spranghe, i roghi e le pistole”.  Capito Landini, chi ti viene a sentire? E cosa importa se al centro congressi dei Frantani , ieri e l’altro ieri, abbiano parlato quasi soltanto ragazzi di trenta anni. Né conta che Landini abbia evocato una coalizione dei senza diritti, dei precari, di chi “si è rotto le scatole di pagare le tasse e di non contare niente”. Una coalizione contro il sultano, si sarebbe detto a Istanbul, un’unione che chiede al Parlamento e alla opinione pubblica di controllare Renzi e limitarne il potere, come il partito curdo e chi l’ha votato controllerà Erdogan

 

Il retroscena di Goffredo De Marchis ci spiega intanto “l’ultima offerta” di Renzi. Cambiamo il Senato! Ora Renzi lo vuole eletto dai cittadini – è quello che chiedevo anch’io ma per questo Renzi mi fece cacciare dalla commissione. Però “con legge ordinaria” non costituzionale”, se no si perde troppo tempo. Il bravo leader è disposto a rimandare l’assalto ai partiti – dopo che Scalfari ne ha denunciata l’intenzione autoritaria. Vuole evitare “la resa dei conti” sul risultato elettorale. Distingue minoranza disponibile al confronto, “quella di Cuperlo e dei “responsabili” di Maurizio Martina, persino quella di Roberto Speranza”, dalla lista nera, “Bersani, Bindi, Fassina e Gotor”. Sulla scuola: “modificare sul potere dei presidi, sugli sgravi fiscali e sulle forme di regolarizzazione per i tanti precari rimasti fuori”, ma non abbia “diritto di cittadinanza la proposta Gotor Tocci – in realtà Tocci Mineo – di stralciare le assunzioni dei precari” e riscrivere la legge.

 

Che il premier scopra le carte, per una volta senza nascondersi dietro i droni che ha disseminato nei giornali e in rete. Agli amici giornalisti, a quelli che ancora ragionano sui fatti, dico che la battaglia mia, come quella di Tocci, e di Fassina, non è interna al palazzo, né ha mire di (piccolo) potere. Ma vorrebbe costruire un sentimento comune e uno scambio proficuo con la società. Come forse hanno fatto Demirtas, Iglesias, persino Tispras. Sognatori impuniti? Può darsi. Però i sultani non mi sembrano più invincibili. Nevvéro?

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