Damage limitation è un’espressione che la CIA usa quando la frittata ormai è fatta e occorre intervenire per ridurre il danno. “Niente pietà con i corrotti, rimedierò agli errori sulla scuola” Annuncia Renzi nell’intervista a Ezio Mauro. Numericamente “abbiamo vinto”, spiega, ma molti elettori ci hanno voltato le spalle e gli elettori non sbagliano mai”. Questione morale, commissario a Roma, dimissioni di Castiglione? Non caccio nessuno “per un avviso di garanzia. Se invece sei colpevole – Quando? Dopo il terzo grado?- saremo senza pietà”. De Luca sarà sospeso: “cambiare la Severino sarebbe un atto ad personam”. Perché, allora, candidarlo? “Sulla scuola abbiamo fatto arrabbiare tutti, qualcosa non ha funzionato e il colpevole sono io, ho fatto un bel capolavoro”. “Una settimana in più, ma poi decideremo”. Giusto imporre legge elettorale e jobs act, “assistenzialismo” il reddito di cittadinanza, sprezzante con Podemos,“fuori dal Pd non c’è Landini ma Salvini”.

 

L’unica sinistra dopo il big bang. Mentre a Roma, come scrive Massimo Franchi sulmanifesto, Landini cambia linguaggio ed evita persino il termine sinistra mentre chiama alla mobilitazione di massa contro ingiustizia sociale e diritti negati, Renzi si presenta come “l’unica sinistra che vince ”. La Boschi propone l’Italicum ai socialisti spagnoli per non dover fare accordi con Podemos. Il governo prepara una legge truffa sui partiti che allarma Scalfari: “Se il Pd sarà congegnato per dare la prevalenza all’attuale gruppo dirigente, quel gruppo avrebbe l’inamovibilità per molto tempo”. Con risultati che il premier lascia intuire: “Girando per le cucine delle Feste dell’Unità trovi gente che non ha votato per me alle primarie ma mi dice: “Falli fuori tutti”. La sinistra di Renzi non è un’idea relativa – eguaglianza contro disuguaglianza, diceva  Bobbio – ma un campo, di interessi e di paure, che accetta per vincere una torsione giacobina e iper realista della politica.

 

Sulla scuola, quali aperture? Basta con le classi pollaio della Gelmini. Bene! I presidi al comando nello stesso istituto per non più di 6 anni e forse coadiuvati, per valutare gli insegnanti, da 4 docenti. Quanto alle assunzioni, non più di 100mila quest’anno. Se no – qui la minaccia – le faremo slittare tutte al 2016. Nel 2016 saranno stabilizzati gli idonei del “concorsone”. Per tutti gli altri, concorso. Magari tenendo conto dei titoli acquisiti da chi, pluri abilitato, insegna da anni. No a supplenze senza abilitazione. Tutto qui? Davvero damage limitation. Resta l’idea centrale: insegnanti intimiditi dalla chiamata diretta e con la valigia pronta per il trasferimento alla scadenza del contratto triennale. Niente diritto allo studio, via le borse previste dalla legge di parità, si agli sgravi fiscali. L’autonomia a coprire la divaricazione tra scuole per le classi agiate, nozionistiche e simil private, e scuole di periferia, 6 facile e avviamento professionale.

 

Nel mondo c’è clima di guerra, dice Bergoglio a Sarajevo. “Missili in Europa per contrastare la minaccia russa”, titola il Corriere. Con la Grecia “l’Europa sta commettendo un errore madornale”, scrive Krugman per Repubblica. Sulla stampa Deaglio sostiene che la “disonestà globale” è la cifra del neo capitalismo e che Mafia Capitale non è purtroppo un residuo del passato. Sul Sole Squinzi avverte che il jobs act non basta a creare lavoro. Boschi lo rassicura: depotenzieremo le class action. Ovunque le inchieste spandono sulle prime pagine residui organici maleodoranti. E  lo stesso giacobino di sinistra dice “di provarne vergogna”. Ma poi ripete “A me che importa?”. Italicum, deleghe al governo, centralismo democratico per legge. Chi vuol vincer lieto sia! Pazienza se la sinistra vittoriosa somiglierà alla vecchia casta odiosa.

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