Intervenire con affanno dopo un evento calamitoso può avere un costo molto salato in termini di vite umane e spesa pubblica. Un disegno di legge che verrà ufficialmente presentato in Senato il prossimo 27 giugno prova a far uscire il Paese dalla condizione di emergenza in cui spesso viene a trovarsi a seguito di terremoti e altre intemperie. Il primo firmatario dell’iniziativa legislativa è Corradino Mineo, il quale, per la stesura del testo, si è avvalso della sapiente collaborazione di Witti Mitterer, Massimo Pica Ciamarra e del gruppo di studio della rivista Bioarchitettura.

Il progetto di legge disciplina in particolare la “cartografia informatizzata su supporto satellitare”. Si tratta di una nuova e trasparente intelligenza che riconduce ad unità le cognizioni morfologiche e geografiche di ogni regione. Attraverso questo articolato strumentario di conoscenze integrate, democraticamente consultabili, sarà più semplice definire e attuare politiche pubbliche che consentano una pianificazione del territorio sicura, armoniosa e sostenibile.

In secondo luogo, il disegno di legge in parola introduce il “fascicolo del fabbricato”. Questo strumento terrà traccia delle informazioni relative al singolo fabbricato. Per ogni edificio, infatti, dovranno essere indicati i dati anagrafici, i dati relativi ai materiali impiegati e i dati concernenti tutti gli interventi successivamente realizzati. Il fascicolo consentirà di ricostruire il patrimonio genetico dell’immobile, con l’obiettivo di pervenire ad un idoneo quadro conoscitivo dello stesso.

Già in passato si è tentato invano di istituire il fascicolo del fabbricato. Tuttavia, dopo gli eventi sismici che hanno interessato il centro Italia, non sembra più tollerabile l’assenza nel nostro ordinamento di uno strumento che consenta di schedare in maniera analitica e ordinata tutte le informazioni strutturali che riguardano i fabbricati. Viceversa, risulta molto più oneroso e complicato ricercare le predette informazioni in uno stato di estrema precarietà.

Per la predisposizione del fascicolo sarà doveroso possedere il permesso di costruire o un altro titolo edilizio equipollente. L’istituzione del fascicolo del fabbricato dovrà misurarsi però con il grave fenomeno dell’abusivismo non sanato né sanzionato, ma ignorato o tollerato. A oltre trent’anni dal primo condono edilizio, restano ancora da evadere più di cinque milioni di domande. In virtù delle domande inevase, si stima che i mancati introiti per le casse del nostro Paese siano pari a circa venti miliardi di euro.

Alla luce di tutto ciò, la proposta Mineo, istituisce, presso il Ministero dell’ambiente, un Osservatorio nazionale sull’abusivismo edilizio. Il fine di questo organo sarebbe quello di assicurare il coordinamento tra i soggetti coinvolti per reprimere il fenomeno dell’abusivismo edilizio, incrementare gli interventi di demolizione delle opere abusive e portare a termine la lavorazione delle domande di condono ancora inevase. Gli introiti derivanti dall’evasione delle vecchie domande saranno destinati ai Comuni per la realizzazione di interventi di manutenzione stradale e di piantumazione, canali di scolo per la pioggia, argini per fiumi e torrenti, piste ciclabili.

Le opinioni e i contenuti espressi nell’ambito dell’iniziativa sono nell’esclusiva responsabilità dei proponenti e dei relatori e non sono riconducibili in alcun modo al Senato della Repubblica o ad organi del Senato medesimo.

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